Homepage | contatti

Links

"La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali".
                      (Ghandi)

IL TRATTAMENTO ANTIPARASSITARIO

Una passeggiata fino al giornalaio, una corsa al parco, due commissioni e una veloce occhiata ai negozi prima di una buona pizza in compagnia: questo potrebbe essere il programma di un pomeriggio libero per un cane e il suo proprietario. Molti di coloro che scelgono un cane, infatti, sono contenti di dividere con lui gran parte del tempo libero ed i cani non chiedono altro che stare con i propri compagni umani per il maggior tempo possibile.
Purtroppo c’è un ma…. Anche se in questi ultimi anni il loro numero comincia a diminuire, esiste ancora un buon numero di esercizi pubblici che, diversamente da quanto accade negli altri paesi europei, espone l’antipatico cartello “Io non posso entrare”, costringendo il proprietario a cambiare negozio o, in mancanza di alternative, lasciare il cane a casa ad annoiarsi o, peggio, in una automobile fredda d’inverno e rovente d’estate.
I motivi del rifiuto sono diversi: convinzione che gli animali non siano puliti, che portino malattie o che diano fastidio agli altri clienti. Non sempre questi motivi sono del tutto sbagliati e per convincere gli esercenti a rimuoverli è necessaria la collaborazione e buona educazione di tutti i proprietari di cani.
Ma a quali condizioni i divieti di ingresso potrebbero sparire?
Partendo dal presupposto che il sentimento che il proprietario prova per il proprio cane non deve necessariamente essere condiviso da tutti e che anche chi non ama i cani ha il diritto di essere rispettato, il proprietario educato deve assicurarsi che il cane sia pulito e, se non profumato, almeno non il contrario (…); deve mostrare di avere il pieno controllo dell’animale, condurlo al guinzaglio, ed evitare che “chieda bocconi di cibo”, annusi e faccia le feste a chi potrebbe non gradirle all’interno del locale. Se queste sono condizioni importanti, ancora di più lo sono quelle che a volte si danno erroneamente per scontate, ovvero che il cane sia stato regolarmente vaccinato e che sia sano e libero da parassiti come pulci, zecche e pidocchi. Quando queste sono presenti possono mettere a rischio la salute di cani e persone.
Quello dell’infestazione da pulci, zecche e pidocchi è infatti un problema spesso trascurato. Molti proprietari si convincono che i propri animali non possano essere affetti da parassiti perché vivono in una casa ben pulita e, soprattutto per quanto riguarda i gatti, perché non escono o lo fanno raramente. 
In realtà queste condizioni non impediscono a cani e gatti di venire infestati, e l’esperienza quotidiana dei medici veterinari insegna che non esistono animali esenti dal rischio parassiti: il davanzale, il tetto, il giardino sotto casa, il pianerottolo e lo zerbino sono tutti probabili fonte di infestazione per il semplice fatto di essere frequentati da più animali, non tutti correttamente trattati.
Persino i più attenti, inoltre, spesso limitano la prevenzione del problema ai mesi estivi, trascurando il fatto che il riscaldamento domestico crea un ambiente ideale per le pulci anche d’inverno. Altri trattano con antiparassitari solo il cane perché esce di casa, e trascurano il gatto, che così diventa un “serbatoio” di infestazione per tutto l’anno. Tutto ciò senza contare che sia il cane sia il gatto riposano quotidianamente su divani e tappeti, rischiando di infestare la casa prima che il proprietario se ne accorga (le uova e le larve delle pulci sono infatti molto piccole e possono sfuggire anche ad una ottima pulizia casalinga).
Anche quando l’infestazione è ormai in corso, infatti, nelle sue fasi iniziali spesso i proprietari non se ne rendono conto perché non trovano parassiti durante la normale pulizia del proprio animale, o perché il cane od il gatto non si grattano, salvo poi allarmarsi quando cominciano a trovare sul pelo dell’animale la cosiddetta “polvere di carbone” (le feci delle pulci) o quando il nostro amico a quattrozampe comincia a grattarsi furiosamente dopo aver sviluppato un’allergia al morso di pulce, patologia più frequente di quanto si pensi.
Il problema, comunque, è di facile soluzione: basta trattare regolarmente cane e gatto con un antiparassitario specifico contro le pulci e le zecche e che sia in grado di eliminare allo stesso tempo le uova e le larve di pulci prima che infestino la casa. In questo modo, con un semplice gesto è possibile evitare molteplici complicazioni.
L’IMPORTANZA DELLA PROTEZIONE 
È fondamentale individuare un prodotto antiparassitario che protegga adeguatamente i nostri animali domestici da pulci e zecche, e che prevenga insidiose infestazioni dell’ambiente.
Nel caso specifico delle pulci, qualsiasi tipo di trattamento o prevenzione non può prescindere dalla conoscenza del loro ciclo vitale. Molti antiparassitari sono efficaci contro le pulci adulte ma non bastano a risolvere il problema, perché il 95% dell’infestazione si trova nell’ambiente sotto forma di uova, larve e pupe. 
Quando il trattamento antiparassitario viene effettuato con prodotti che agiscono solo contro la pulce adulta presente sull’animale e non si interviene interrompendo il ciclo vitale del parassita, si dovrà attendere che tutte le uova e le larve disseminate nell’ambiente completino il loro sviluppo e aggrediscano il loro ospite, prima di riuscire ad eliminarle completamente. In questo caso l’ambiente resterà infestato da uova e larve per settimane o anche mesi.
Inoltre si deve tener conto che in un periodo di tempo così ampio è possibile che avvengano nuove infestazioni, e poco importa se l'animale in questione non esce mai di casa: le pulci infatti possono essere veicolate dagli indumenti delle persone o da altri animali. Infine se ci spostiamo, con o senza i nostri amici a quattro zampe, nella casa del mare o di campagna rimasta chiusa per un po’ di tempo, facilmente dovremo fare i conti con le pupe protette nei loro bozzoli.